Pillola di Tessitura #1

DiSilvia Consolini

Pillola di Tessitura #1

Telaio vs Aggancio alla cintura

Pregi e difetti di ciascun tipo di lavorazione

La tessitura è una attività che ha sempre accompagnato l’uomo e che si è evoluta nel tempo, per adattarsi prima alle necessità e poi al gusto estetico. Al giorno d’oggi abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: esistono telai di tantissime fogge e materiali, tanto che viene da chiedersi se si prediliga la forma e la bellezza dell’oggetto in sé all’effettiva funzionalità. Oggi vorrei quindi parlare di pregi e difetti di due tecniche: tessitura “backstrap” ovvero con aggancio alla cintura e tessitura a telaio.

Tessitura con aggancio alla cintura

La tessitura backstrap prevede l’utilizzo di un supporto estremamente semplice, sviluppato da antiche civiltà e ancora utilizzato in molti paesi: l’ordito è legato attorno a un oggetto fermo da un lato e al tessitore dall’altro. Il peso del tessitore stesso mantiene teso l’ordito e permette la lavorazione.

Photo by Guido Coppa on Unsplash

Il primo pregio di questo tipo di tessitura è quindi la leggerezza e facilità di trasporto della strumentazione, costituita solo da alcuni bastoni, corda e una cinghia da indossare in vita. In secondo luogo tutti questi strumenti sono molto economici, non servono particolari competenze per prodursi da sé il necessario e installarlo.

Tuttavia il tipo di lavorazione che si può ottenere è quella di un tessuto con una trama semplice, a cui si possono aggiungere disegni o motivi colorati andando a sovrapporre manualmente una trama supplementare, oppure utilizzando dei licci mobili composti da un cordoncino e un bastone. Ovviamente la complessità e bellezza dei disegni dipendono dal livello di bravura e dal tempo a disposizione del tessitore, si tratta di una tecnica che richiede davvero molte ore di lavoro.

La semplicità di lavorazione non è comunque un malus, dal momento che può essere imparata da tutti (anche i bambini) in, relativamente, poco tempo. Si può inoltre decidere se tessere in casa o all’aperto, basterà un punto fisso a cui potersi agganciare e un punto comodo dove sedersi: può essere una attività fantastica da realizzare assieme, chiacchierando in amicizia.

Questo, devo mio malgrado ammettere, è fantastico quando abbiamo davvero molto tempo a disposizione, diciamo la maggior parte della giornata, ma se abbiamo poco tempo per tessere o se vogliamo dedicare a questa attività solo alcune ore ogni giorno può diventare problematico: il lavoro perde la tensione tutte le volte che andiamo a sganciarlo dalla cintura, se siamo all’inizio e non abbiamo molta esperienza può dar luogo a un lavoro approssimativo e molto disomogeneo.

Tessitura a telaio

Photo by Bunny Wong on Unsplash

La tessitura a telaio, invece, tende ad essere più complessa ma presenta molti vantaggi per un migliore e anche saltuario utilizzo. Un telaio è un meccanismo o uno strumento utilizzato per intrecciare filati e fili in tessuti, ne esistono molte varianti che differiscono sia per dimensione che per tipologia di tessuti realizzabili. La semplicità o complessità del telaio va di pari passo con la semplicità o complessità di trama che si può ottenere, questo comporta anche un divario notevole tra costo degli strumenti e abilità richiesta al tessitore per utilizzarli.
Tuttavia il mercato odierno offre telai di tutti i tipi che vanno dai più semplici ed economici a quelli più complessi e costosi, quindi non è difficile trovare quello che si cerca e fare esperienza man mano, cambiando di pari passo la strumentazione che serve.

Per questo la tessitura a telaio riscuote ancora molto successo: anche la tecnica più basilare consente di realizzare un buon tessuto, certamente non al pari di quello industriale a cui ormai siamo abituati, ma che presenta un valore aggiunto notevole perchè realizzato a mano.

I telai piccoli sono molto maneggevoli e sono adatti anche ad essere trasportati facilmente, di solito non pesano molto quindi possono seguirci nei nostri viaggi o essere utilizzati anche all’aperto, la qualità del tessuto realizzato rimane comunque molto buona, sebbene come detto prima, le trame siano tendenzialmente semplici.

I telai grandi necessitano di molto spazio in casa, tipicamente una stanza o un angolo tranquillo, e una volta installati diventano una presenza fissa e difficilmente spostabile, però hanno il pregio di essere utilizzati per trame più complesse, anche a livello professionale oltre che amatoriale.
Il fatto che la struttura del telaio mantenga sempre in tensione l’ordito è infatti utile anche a chi tesse solo per piacere e non per lavoro, e che quindi non ha la necessità di rispettare scadenze o terminare il proprio lavoro in breve tempo: può decidere di tessere solo poche ore al giorno, senza problemi di perdita di tensione tra una sessione e l’altra.

La tessitura a tavolette

Apro una parentesi a parte per quanto riguarda la tessitura a tavolette: questa tecnica permette di ottenere strette fasce di tessuto decorativo, tipicamente nastri e passamanerie, e presenta una logica di lavorazione un po’ diversa rispetto al classico tessuto.
Questo perchè i fili di ordito durante la lavorazione non rimangono fissi, ma vengono ritorti grazie alla rotazione delle tavolette e in questo modo avviene l’alternanza dei colori del motivo, mentre il filo di trama è quasi unicamente funzionale, serve a tenere assieme il tessuto ma non interviene nella realizzazione grafica del motivo.

Il telaio non è indispensabile dunque: il metodo con cui l’ordito viene mantenuto in tensione non cambia la tipolgia di tessuto che viene realizzato. Si può ottenere la stessa identica tessitura sia che ci si aggangi alla cintura che si utilizzi un telaio, la scelta è esclusivamente personale e si basa sulla comodità del tessitore, su quante ore di lavoro vuole dedicare alla tessitura, se vuole utilizzare lo strumento per scopi didattici o solo personali, ecc.

Quindi qual è meglio?

Ricapitolando… La tessitura con aggancio alla cintura è molto semplice ed economica, ma richiede più tempo e abilità per ottenere tessiture complesse e ricercate; la tessitura a telaio è più difficile e può essere anche più costosa, ma consente di realizzare tessiture più professionali anche in poco tempo; la tessitura a tavolette, per finire, è una tecnica specifica per la realizzazione di nastri decorati, in cui l’utilizzo del telaio è assolutamente facoltativo.

Quindi nessuna tecnica è meglio delle altre in assoluto: dipende da ciò che il tessitore vuole ottenere, da quali sono le sue necessità e quanta abilità o esperienza ha maturato.

Personalmente io preferisco la tessitura a telaio, in particolar modo quella a tavolette, perchè consente di dare sfogo alla mia creatività e fantasia realizzando motivi decorativi di grande impatto, sempre diversi e di difficoltà compatibile alla mia mole di impegni.
Se è un periodo in cui ho molto tempo libero posso dedicarmi a schemi molto intricati e complessi, realizzando motivi particolarmente ricercati e che necessitano molta concentranzione. Se invece è un periodo molto frenetico e in cui riesco a ritagliarmi poco tempo per me, posso scegliere motivi più semplici che mi impegnano poco dal punto di vista mentale, per potermi semplicemente rilassare e sentirmi appagata dalla scelta di colori e abbinamenti. Inoltre i telai per la tessitura a tavolette sono in genere leggeri e di dimensioni molto contenute, per cui posso portarli con me ovunque e tessere ogni volta che lo desidero, nel luogo che più mi aggrada.

Invito chiunque sia interessato ad imparare la tecnica della tessitura a tavolette, a dare un’occhiata all’offerta didattica di Emeluna Academy, mentre se siete alla ricerca di un nuovo telaio o strumenti per tessitura potete curiosare sul nostro negozio online EmelunaShop.

E voi quale metodo preferite?

Mi farebbe piacere ricevere le vostre considerazioni personali e poterne discutere con voi che avete letto questo post, contattatemi tramite mail: info@emeluna.com

Al prossimo mese con la seconda Pillola di tessitura!

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Silvia Consolini administrator

1 commento finora

BrunoPubblicato il12:58 pm - Feb 27, 2021

Scisi, ha nozioni sulla garza peruviana pre colombiana?

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