Pillola di Tessitura #3

DiSilvia Consolini

Pillola di Tessitura #3

Postura corretta da tenere durante la tessitura e consigli per evitare dolori e crampi

L’argomento della rubrica di oggi è un tema a mio avviso molto importante ma che a volte viene sottovalutato: la postura corretta da mantenere durante la tessitura.

Soprattutto se abbiamo un telaio piccolo e portatile abbiamo la grande libertà di tessere ovunque vogliamo, ma anche solo una mezz’oretta passata in una posizione sbagliata può farci venire i crampi e perdere la concentrazione. Negli anni ho imparato come mantenere piacevole e salutare questa attività, tessendo senza sforzo o dolori anche per molte ore di fila, e voglio condividere con voi qualche buon consiglio.

Io sono abituata a tessere con telai di piccole dimensioni come il telaio per la tessitura a tavolette, l’inkle loom da terra o telai orizzontali che vengono appoggiati sul tavolo, tuttavia ritengo che queste indicazioni si possano applicare alla maggior parte, se non a tutte, le tecniche di tessitura.

La cosa migliore sarebbe avere una postazione fissa e studiata per il nostro stile di tessitura, che ci consenta di lavorare in un ambiente tranquillo e rilassato, ma so bene che non sempre questo è possibile per cui scegliamo in maniera accorta almeno la tipologia di seduta che può essere più confortevole.
Innanzitutto consiglio una sedia comoda e con lo schienale, in modo da avere un sostegno e poterci rilassare di tanto in tanto senza irrigidirci, inoltre è importante che sia dell’altezza giusta rispetto al telaio o al tavolo dove lo appoggeremo.

Se dobbiamo tessere per molte ore evitiamo di farlo sul divano o su sedie troppo morbide o estremamente soffici perchè saremmo troppo rilassati, sprofondando all’interno dell’imbottitura non avremmo il supporto giusto per la nostra colonna vertebrale, faremmo fatica a mantenere la schiena dritta e assumeremmo quindi posture innaturali.

Allo stesso modo utilizzare un seduta troppo rigida o senza schienale, come uno sgabello, per lungo tempo potrebbe darci fastidio e portare formicolio agli arti inferiori: un buon cuscino in questo caso può attutire l’appoggio e rendere più comoda la postazione, e potremmo spostare lo sgabello vicino a un punto dove appoggiare la schiena.

Se stiamo lavorando su un grosso telaio già dotato di una panca dove sedersi, dovremo essere noi a ricordarci più spesso di mantenere la postura corretta, con la schiena dritta e senza ingobbirci troppo sul lavoro.

Per quanto riguarda l’altezza della seduta, quella giusta può essere diversa per ciascuno ma ci dovrebbe consentire di tenere le spalle rilassate: se ci troviamo a tessere con le spalle all’altezza delle orecchie, vuol dire che la sedia è troppo bassa o il telaio è troppo alto, una sedia ad altezza regolabile tipo quelle da ufficio è perfetta.

Anche la distanza a cui ci poniamo dal telaio o dal tavolo è importante: i nostri avambracci e gomiti dovrebbero essere lontani dalla parte anteriore del telaio, anche qui con le spalle rilassate, ma non dobbiamo sporgerci eccessivamente per arrivare al pettine o alle tavolette: la nostra schiena deve rimanere dritta e dovrebbe bastarci solo allungare le braccia per raggiungere lo strumento di lavoro.

Qualunque motivo stessimo lavorando, il punto a cui siamo arrivati dovrebbe essere facilmente a portata di mano (immagine sotto a destra): se la linea di caduta si allontana così tanto che dobbiamo allungarci e assumere posture innaturali per ruotare le tavolette o spostare i licci (immagine sotto a sinistra), è preferibile far avanzare l’ordito arrotolando quello già lavorato e liberando quello ancora da lavorare.

Se non stiamo usando un telaio ma stiamo tessendo con la tecnica del backstrap weaving o aggancio alla cintura, la tensione dell’ordito è mantenuta dal corpo del tessitore, per cui è necessario fare ancora più attenzione a utilizzare la seduta corretta e la postura più adatta, per evitare di doverci spostare continuamente per sciogliere il corpo indolenzito, rischiando anche di allentare o aumentare la tensione di lavorazione.

In genere per le tessiture con aggancio alla cintura e per qualsiasi tipologia di tessitura in cui è necessario vedere i dettagli per gestire il motivo, come la tessitura a tavolette, può essere utile avere l’ordito inclinato verso l’alto, con la parte posteriore lontana da noi e più in alto rispetto al punto di tessitura. Lavorare in altezza aiuta a non chinarsi e ingobbirsi sul telaio o sui fili e possiamo vederne meglio l’andamento. La tessitura su un ordito che è troppo basso o inclinata verso il basso lontano da noi causerà più dolore al collo e cervicale perchè ci costringerà a tenere la testa troppo chinata in avanti.

Se lavoriamo da seduti sarebbe meglio evitare di incrociare le gambe e mantenere una postura comoda e rilassata, tuttavia se stiamo utilizzando un telaio a tavolette e non abbiamo un punto di appoggio per la parte posteriore saremo costretti a tenere una gamba incrociata sull’altra per inclinare la lavorazione e poterla vedere meglio. In questo caso cerchiamo di alternare l’incrocio delle gambe e facciamo frequenti pause, oppure troviamo una postazione di lavoro dove possiamo avere un appoggio per il nostro telaio.

E’ comunque sempre una buona prassi quella di prevedere delle pause durante la tessitura, in cui fare un po’ di stretching da seduti per spalle e collo, ma anche alzarci e fare qualche passo per sciogliere i muscoli. So che a volte siamo presi talmente tanto dal nostro lavoro da dimenticarci di tutto e da trascurare le sensazioni di fastidio che il nostro corpo ci manda, se sappiamo che possiamo perdere la cognizione del tempo quando tessiamo proviamo a impostare una sveglia che ci ricordi di fare una pausa.

Per concludere

Questi consigli provengono dalla mia esperienza personale e sono semplici pratiche che possono aiutare tutti a tessere in maniera più agevole, i problemi posturali possono diventare davvero dolorosi e cronicizzarsi ma a quel punto serve il consulto di uno specialista.

Invito chiunque sia interessato ad imparare la tecnica della tessitura a tavolette, o ad altre tecniche di tessitura antiche, a dare un’occhiata all’offerta didattica di Emeluna Academy, mentre se siete alla ricerca di un nuovo telaio o strumenti per tessitura potete curiosare sul nostro negozio online EmelunaShop.

Mi farebbe piacere ricevere le vostre considerazioni personali e poterne discutere con voi che avete letto questo post, contattatemi tramite mail: info@emeluna.com

Al prossimo mese con la quarta Pillola di tessitura!

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Silvia Consolini administrator

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